Il 30 luglio scorso il Governo ha presentato il suo “Piano triennale del Lavoro”.
Un Piano generale che attende di essere tradotto in concreti provvedimenti legislativi, e che già vive, in parte, in alcune delle ultime vicende contrattuali e legislative del nostro Paese.
martedì 19 ottobre 2010
Rompere lo schema
* di Luigi Fiammata
venerdì 15 ottobre 2010
La mobilità di Brunetta
* di Luca Fusari
Il D.Lgs. 27 ottobre 2010, n.150, ha modificato l’istituto della mobilità chiarendone la nozione, la portata, le modalità applicative e rendendo tale forma di reclutamento come quella principale e obbligatoria.
Gli effetti positivi, anche di risparmio, sulla P.A., sono però tutti da dimostrare e anzi non mancano serie ragioni che inducano a
Il D.Lgs. 27 ottobre 2010, n.150, ha modificato l’istituto della mobilità chiarendone la nozione, la portata, le modalità applicative e rendendo tale forma di reclutamento come quella principale e obbligatoria.
Gli effetti positivi, anche di risparmio, sulla P.A., sono però tutti da dimostrare e anzi non mancano serie ragioni che inducano a
giovedì 14 ottobre 2010
martedì 12 ottobre 2010
Le cooperative Socio-Sanitarie e i Diritti mancati
* di Antonietta Mancone
Le lavoratrici ed i lavoratori delle cooperative socio-sanitarie compongono un esercito di persone che, quotidianamente, con dedizione e professionalità, si occupano della società più svantaggiata. Un esercito silenzioso, fantasma per la particolarità che lo contraddistingue nell’agire operativamente, con un posto di lavoro che non ha una identità fisica definita
Le lavoratrici ed i lavoratori delle cooperative socio-sanitarie compongono un esercito di persone che, quotidianamente, con dedizione e professionalità, si occupano della società più svantaggiata. Un esercito silenzioso, fantasma per la particolarità che lo contraddistingue nell’agire operativamente, con un posto di lavoro che non ha una identità fisica definita
mercoledì 29 settembre 2010
Senza progetto e pianificazione non c’è ricostruzione
* di Luca Fusari
E’ singolare, quanto ormai comune e accettato, che a distanza di diciassette mesi dal sisma L’Aquila sia ancora in una fase di emergenza piuttosto che di ricostruzione.
Questo ci dicono le ultime due Ordinanze, la 3892 e 3893 del 13 Agosto u.s., emesse dal Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi. Ordinanze avente forza di legge emettibili proprio perché siamo in costanza di una situazione di emergenza, tanto da classificare gli interventi oggetto delle ordinanze “urgenti”.
Questo ci dicono le ultime due Ordinanze, la 3892 e 3893 del 13 Agosto u.s., emesse dal Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi. Ordinanze avente forza di legge emettibili proprio perché siamo in costanza di una situazione di emergenza, tanto da classificare gli interventi oggetto delle ordinanze “urgenti”.
lunedì 27 settembre 2010
Strategie per la ricostruzione. Istruzioni per lo smontaggio
* di Luigi Fiammata
Il 20 luglio 2010 è stato pubblicato il Documento “Linee di indirizzo strategico per la ripianificazione del Territorio”, a cura del Commissario Delegato per la Ricostruzione, Presidente della Regione Abruzzo, e della Struttura Tecnica di Missione.
E’ un Documento molto complesso ed articolato. In cui convivono importanti spunti di interesse e clamorose dimenticanze.
Il 20 luglio 2010 è stato pubblicato il Documento “Linee di indirizzo strategico per la ripianificazione del Territorio”, a cura del Commissario Delegato per la Ricostruzione, Presidente della Regione Abruzzo, e della Struttura Tecnica di Missione.
E’ un Documento molto complesso ed articolato. In cui convivono importanti spunti di interesse e clamorose dimenticanze.
L'erogazione del credito, un tormentone!!!
* di Egidio Pezzuto
Che ci troviamo di fronte ad una crisi economica pesantissima, ormai non lo nega più nessuno. Ognuno imputa l’aggravarsi degli effetti della crisi a fattori diversi a seconda delle simpatie politiche, di ceto, o di categoria di riferimento, oppure con termini più vetusti a seconda della classe di appartenenza.
La maggior parte delle persone, dai politici ai padroncini delle piccole e medie imprese, dagli industriali all’uomo della strada, indicano tra le cause che rendono più difficile uscire dal tunnel della crisi il rapporto con le banche e la difficoltà di avere credito.
mercoledì 22 settembre 2010
Avventure di un giornalista praticante alla ricerca di un posto fisso (da impiegato di banca)
* di Roberto Ciuffini
La convocazione è alle 9 di mattina, in una delle sedi della banca. È un bel palazzo nel centro di Roma, a due passi dal Colosseo. Arrivo con largo anticipo, alle 8 sono lì. È ancora tutto chiuso. Sono fra i primi, anche se c’è chi è stato più mattiniero di me. In attesa che ci aprano, provo timidamente a scambiare due chiacchiere con qualche altro ragazzo ma non riscontro una grande voglia di parlare. Sarà la tensione o il sonno non ancora smaltito.
La convocazione è alle 9 di mattina, in una delle sedi della banca. È un bel palazzo nel centro di Roma, a due passi dal Colosseo. Arrivo con largo anticipo, alle 8 sono lì. È ancora tutto chiuso. Sono fra i primi, anche se c’è chi è stato più mattiniero di me. In attesa che ci aprano, provo timidamente a scambiare due chiacchiere con qualche altro ragazzo ma non riscontro una grande voglia di parlare. Sarà la tensione o il sonno non ancora smaltito.
martedì 10 agosto 2010
La sanità Aquilana: Molti problemi, poche soluzioni
* di Rosella Gentile
Con il sisma sono venuti fuori chiaramente tutti i limiti della classe dirigente della sanità aquilana.Una testimonianza di ciò è il fatto che il nostro ospedale, a distanza di più di un anno, versa ancora in una situazione di precarietà in molti settori. Fin dai primi giorni abbiamo assistito al seguente scenario: da una parte alcuni operatori che con grande senso civico ed attaccamento al posto di lavoro si adoperavano per garantire i servizi agli utenti, lavorando in condizioni veramente disumane sia nelle tende presso l’ospedale che nelle tendopoli, dall’altra una dirigenza chiusa nel silenzio.
sabato 24 luglio 2010
Sanità Equilibrista
martedì 20 luglio 2010
Se il dito indica la Luna
* di Domenico Ronca
Diceva Ernesto Bassignano: “Sui bianchi muri del rosso maggio han cancellato la poesia”.
A Parigi, nell'ormai lontano 1968, una delle “poesie cancellate dai muri” alle quali si riferisce Bassignano era: “se indichi la luna all'imbecille, l'imbecille guarda il dito”.
Una frase straordinaria che ha rappresentato una intera generazione, la esigenza topistica che si sentiva in quegli anni di superare le banalizzazioni, l'uso della fantasia e dell'ironia da parte dei ragazzi del ‘68 come strumento di lotta per il cambiamento e l'incapacità della classe dirigente dell'epoca di guardare oltre il proprio naso.
Diceva Ernesto Bassignano: “Sui bianchi muri del rosso maggio han cancellato la poesia”.
A Parigi, nell'ormai lontano 1968, una delle “poesie cancellate dai muri” alle quali si riferisce Bassignano era: “se indichi la luna all'imbecille, l'imbecille guarda il dito”.
Una frase straordinaria che ha rappresentato una intera generazione, la esigenza topistica che si sentiva in quegli anni di superare le banalizzazioni, l'uso della fantasia e dell'ironia da parte dei ragazzi del ‘68 come strumento di lotta per il cambiamento e l'incapacità della classe dirigente dell'epoca di guardare oltre il proprio naso.
giovedì 24 giugno 2010
A Pomigliano difendiamo la Costituzione
* di Adriano Sgrò
L’accordo sottoscritto a Pomigliano d’Arco è un’autentica lesione a diritti sanciti costituzionalmente, alle leggi che tutelano la salute, ai Contratti nazionali. Bene ha fatto la Cgil a dichiararlo illegittimo e, quindi, inapplicabile. Con questa fermezza e con i presupposti di un’autentica lotta a 360 gradi occorre che tutta la Cgil si impegni per i prossimi mesi.
Non è mestiere del sindacalista
* di Luigi Fiammata
L’articolo 4 L. 77/09 ( Ricostruzione de L’Aquila ), prevede che siano trasferiti alla Regione Abruzzo, immobili appartenenti allo Stato, e gestiti dall’Agenzia per il Demanio, o dal Ministero della Difesa, e affida alla Regione il compito di predisporre programmi di intervento per la ricostruzione di edifici pubblici con l’obiettivo di salvaguardare il ruolo operativo de L’Aquila quale capoluogo di Regione.
Uguaglianza o Discriminazione?
* di Luca Fusari
L’Europa impone l’innalzamento dell’età pensionabile delle lavoratrici, nel pubblico impiego, a 65 anni di età per riparare alla grave discriminazione (così si vuol far passare) che si effettua nei loro confronti con l’attuale età pensionabile di 60 anni rispetto ai 65 dei colleghi.
E’ davvero così?
E’ davvero così?
lunedì 31 maggio 2010
Una proposta indecente
Cosa altro dire della proposta, deliberata dalla Giunta Regionale d'Abruzzo all'unanimità, di riutilizzare, in modo che non pare coerente con le finalità dello stanziamento, i 16.1 Mln di Euro
sabato 29 maggio 2010
Zona Franca Urbana, la fiera degli equivoci
Ad ottobre del 2009 la Commissione Europea approva l’istituzione delle Zone Franche Urbane in Italia (sono 22), e il connesso regime di aiuti (esenzioni fiscali, esenzioni contributive).
Nella lettera al Governo italiano, la Commissione Europea rimarca che questo regime di aiuti:
Nella lettera al Governo italiano, la Commissione Europea rimarca che questo regime di aiuti:
La giustizia e il suo contrario
Ci risiamo.
Con il DDL sulle intercettazioni questo governo sta riuscendo, ancora una volta, nel parlare di “riforma della giustizia”, a deviare l’attenzione dai veri problemi che affliggono il sistema giudiziario.
Con il DDL sulle intercettazioni questo governo sta riuscendo, ancora una volta, nel parlare di “riforma della giustizia”, a deviare l’attenzione dai veri problemi che affliggono il sistema giudiziario.
Precarie di serie B
Anche nel senso comune è ormai consueto accettare il fatto che ci sia nel mercato del lavoro una classificazione dei lavoratori e delle lavoratrici basata sui diritti di cui questi e queste possono godere a partire dal proprio contratto di lavoro.
In Abruzzo i lavoratori, la crisi, la pagano di piu'
E non solo perché c’è stato il terremoto.
I lavoratori abruzzesi pagano il massimo dell'addizionale IRPEF: 1,4%, il doppio dei lavoratori della Basilicata e del Veneto, il 100% in più dei Valdostani e dei Siciliani, pagano il bollo auto più alto del Paese, la tarsu più alta, in molti comuni la tassa sull'acqua più alta,
I lavoratori abruzzesi pagano il massimo dell'addizionale IRPEF: 1,4%, il doppio dei lavoratori della Basilicata e del Veneto, il 100% in più dei Valdostani e dei Siciliani, pagano il bollo auto più alto del Paese, la tarsu più alta, in molti comuni la tassa sull'acqua più alta,
Una nuova sfida
Si vuole, con una sintesi, mettere a nudo i problemi post terremoto che ad oggi sembrano non essere stati mai affrontati soprattutto per chi il terremoto lo ha avuto di riflesso vedi la Valle Peligna e L’Alto Sangro.
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