* di Luigi Fiammata
L’articolo 4 L. 77/09 ( Ricostruzione de L’Aquila ), prevede che siano trasferiti alla Regione Abruzzo, immobili appartenenti allo Stato, e gestiti dall’Agenzia per il Demanio, o dal Ministero della Difesa, e affida alla Regione il compito di predisporre programmi di intervento per la ricostruzione di edifici pubblici con l’obiettivo di salvaguardare il ruolo operativo de L’Aquila quale capoluogo di Regione.
Nella Nota 622 del 21/10/2009 il Presidente della Regione Abruzzo chiede un Programma stralcio, del valore di 200,85 milioni di euro, per garantire la tempestiva esecuzione di lavori su 27 immobili della città de L’Aquila, e della Provincia.
Una Deliberazione del CIPE del 6/11/2009 assegna al Presidente della Regione le risorse richieste per gli immobili individuati.
Dei 27 immobili individuati, ben 12 fanno riferimento a strutture di Forze dell’Ordine ( compresi i Vigili del Fuoco ); 4 sono strutture ecclesiastiche; 2 sono strutture del Settore Giustizia; 4 fanno riferimento alla Regione Abruzzo, 2 alla Provincia, 1 al Comune, e 1 all’INPS.
Sempre nella Delibera del CIPE del novembre scorso, si dice che entro il 30/6/2010, il Presidente della Regione deve rimettere una Relazione sullo stato degli interventi effettuati, atteso che si tratta di immobili particolarmente importanti per la ripresa dell’attività della Regione.
Forse non è mestiere di sindacalista, ma alcune domande meriterebbero risposta:
1. Chi ha deciso, e perché, i 27 immobili individuati sono prioritari ? C’è stato un qualche livello di negoziato con qualcuno su questo ?
2. Le risorse indicate e stanziate dal CIPE sono effettivamente nelle disponibilità del Presidente della Regione ?
3. Se le risorse sono disponibili, e se sono state utilizzate, quali procedure sono state poste in essere per i relativi affidamenti dei lavori ? O, al contrario, quali procedure saranno utilizzate per l’affidamento dei lavori ?
4. Quale è lo stato dell’arte ad oggi sugli immobili individuati ? Ed è predisposto, come il Presidente della Regione assicura che sarà fatto nella sua nota, un programma quadro completo di intervento su tutti gli edifici pubblici colpiti dal sisma nell’area del Cratere ? Si può conoscere questo programma, o negoziare ?
Dovrebbe essere di estremo rilievo la trasparenza e il controllo di legalità su questi punti, e la negoziazione degli interventi, per capire se le risorse siano utilizzate con priorità coerenti con gli obiettivi, se si colga la necessità di ridare funzionalità al Capoluogo di Regione, se alla trasparenza delle Procedure si affianchi la regolarità dei rapporti di lavoro, se ai Lavoratori dei Settori Pubblici coinvolti sia assicurata una transizione dignitosa e sicura, se gli interventi siano inseriti in un quadro organico di ridisegno urbanistico delle funzioni cittadine de L’Aquila.
Ma soprattutto, credo, dovrebbe essere prioritario affermare che esiste un diritto delle Forze Sociali a negoziare con il Presidente della Regione, e Commissario per gli interventi sulla ricostruzione, risorse e priorità di intervento. Per dare trasparenza, partecipazione e democrazia al processo di ricostruzione. Dare. Significa che oggi non c’è.
Luigi Fiammata
Segretario FLAI-CGIL L’Aquila
Nessun commento:
Posta un commento